Un massiccio terremoto ha scosso la Turchia occidentale, seminando il panico tra la popolazione e riaccendendo timori legati alla vulnerabilità sismica della regione.

Sisma Potente Colpisce il Mare di Marmara
Nella giornata del 23 aprile 2025, alle 12:49 ora locale (11:49 in Italia), la Turchia occidentale è stata colpita da un forte terremoto di magnitudo 6.2. L’epicentro della scossa si trovava nel Mare di Marmara, nei pressi di Silivri, a una distanza di circa 80 chilometri da Istanbul, la città simbolo sul Bosforo. La scossa principale, caratterizzata da una profondità di circa 10 chilometri, è stata poi seguita da almeno otto repliche, la più vigorosa delle quali ha avuto una magnitudo di 5.9. Sebbene la paura abbia costretto molte persone a fuggire per le vie cittadine, fortunatamente non si registrano vittime gravi o ingenti danni, anche se vari edifici hanno subito crolli e circa 150 persone sono rimaste ferite.
Il Mare di Marmara e la Minaccia Sismica

La regione del Mare di Marmara, purtroppo avvezza a eventi sismici significativi, è situata a soli 20 chilometri dalla faglia nord-anatolica. Questa imponente struttura geologica si estende per quasi 1500 chilometri attraversando la Turchia nord-occidentale parallelamente alla costa meridionale del Mar Nero, segnando il confine tra la placca eurasiatica e una microplacca conosciuta come quella anatolica. Si tratta di una faglia trascorrente, geologicamente paragonabile alla famigerata faglia di San Andreas negli USA. Il movimento orizzontale tra queste due placche, stimato in 23-24 millimetri all’anno e causato dalla pressione della placca araba, accumula energia lungo la faglia e genera i potenti terremoti osservati nella regione.
Ricordi di Terremoti Devastanti
L’attuale sisma, avvenuto al margine occidentale della faglia nord-anatolica, è il più intenso dal tragico 1999. All’epoca, un catastrofico terremoto di magnitudo 7.6 devastò Izmit il 17 agosto, mietendo oltre 18.000 vite. Pochi mesi dopo, il 12 novembre, un altro terremoto di magnitudo 7.2 colpì Düzce, causando più di 800 vittime. Questi eventi, ancora vividi nella memoria collettiva, ricordano costantemente la pericolosità sismica intrinseca della Turchia.
La Rete delle Faglie Anatoliche
Oltre alla faglia nord-anatolica, la Turchia orientale ospita la faglia est-anatolica, che si estende per circa 500 chilometri ed è tristemente nota per aver causato il devastante terremoto di magnitudo 7.8 del 2023. Questo evento, che colpì duramente Turchia e Siria, provocò oltre 52.000 vittime, sottolineando le tragiche conseguenze che questi movimenti tettonici possono avere sulla popolazione.