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La Sardegna sotto una nube di sabbia: la spettacolare immagine del satellite Sentinel-3

La Sardegna sotto una nube di sabbia: la spettacolare immagine del satellite Sentinel-3
Photo by FuN_Lucky – Pixabay
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La polvere sahariana sorvola l’Italia: l’invasione catturata dallo spazio mostra gli effetti visibili del cambiamento climatico.

La Sardegna sotto una nube di sabbia: la spettacolare immagine del satellite Sentinel-3
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Un’enorme nube di sabbia, sospinta dal vento dal cuore del Sahara, ha raggiunto la Sardegna e la Corsica, tingendo il cielo di sfumature surreali. A documentare l’evento, un’immagine satellitare in falsi colori scattata il 14 novembre scorso dal satellite europeo Copernicus Sentinel-3. La particolare colorazione – in cui le terre emerse appaiono rosse – è dovuta all’uso della banda infrarossa, che consente di evidenziare meglio le differenze tra superficie e atmosfera.

Dall’Africa al Mediterraneo: un fenomeno sempre più frequente

Le incursioni di polvere desertica dal Nordafrica verso il bacino del Mediterraneo non sono episodiche: si verificano regolarmente più volte l’anno. Tuttavia, negli ultimi anni, queste ondate stanno diventando più frequenti e intense, anche a causa del cambiamento climatico che altera le dinamiche atmosferiche. Le correnti d’aria riescono a sollevare e trasportare enormi quantità di sabbia, anche milioni di tonnellate, che viaggiano per centinaia di chilometri fino a raggiungere il continente europeo.

La Sardegna sotto una nube di sabbia: la spettacolare immagine del satellite Sentinel-3
Photo by hbieser – Pixabay

Il ruolo chiave dei satelliti nel monitoraggio

Il contributo dei satelliti come Sentinel-3 è cruciale per comprendere e prevedere questi fenomeni. Le immagini e i dati raccolti dal programma europeo Copernicus permettono di stimare la concentrazione di particelle in atmosfera e di alimentare i sistemi di allerta precoce. Questi strumenti sono fondamentali per informare tempestivamente le popolazioni esposte, poiché le polveri in sospensione influiscono sia sulla qualità dell’aria che sulla salute pubblica, soprattutto per chi soffre di disturbi respiratori.

Polveri sottili e minerali magnetici: effetti sulla salute e somiglianze con Marte

Le particelle sahariane più leggere, con diametri inferiori ai 20 millesimi di millimetro, riescono a rimanere sospese in quota e spostarsi facilmente col vento. Simili per dimensioni alle PM10, possono provocare disagi respiratori, in particolare nei soggetti più fragili. Non solo: queste polveri contengono anche minerali ricchi di ferro, come ematite e magnetite, che le rendono magnetiche e conferiscono loro il tipico colore rossastro. Una curiosità? È proprio la presenza di ossidi di ferro a dare a Marte il suo iconico aspetto “rosso”, con un cielo carico di polvere che ricorda quello che vediamo sulla Terra durante questi eventi.