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Cha 1107-7626 cresce come una stella: scoperta rivoluzionaria

Cha 1107-7626 cresce come una stella: scoperta rivoluzionaria
Photo by TheOtherKev – Pixabay
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Il disco di gas e polveri intorno al pianeta mostra tracce d’acqua: un indizio chiave che lega l’origine dei pianeti a quella delle stelle.

Cha 1107-7626 cresce come una stella: scoperta rivoluzionaria
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Osservazioni recenti hanno rivelato un fenomeno mozzafiato nel cosmo. Cha 1107-7626, un pianeta vagabondo situato a circa 620 anni luce dalla Terra, sta crescendo a un ritmo esorbitante, divorando gas e polveri a una velocità mai osservata prima, grazie al contributo del Very Large Telescope (VLT) e del James Webb Space Telescope (JWST).

L’interessante scoperta, pubblicata su The Astrophysical Journal Letters, offre nuove informazioni sulla formazione dei pianeti, suggerendo che il loro sviluppo possa avere somiglianze con quello delle stelle.

Cha 1107-7626 e il suo processo di accrescimento

Nel vasto universo, Cha 1107-7626 si distingue non solo per la sua natura erratica, ma anche per la sua capacità di accumulare gas e polveri con un’efficienza sorprendente. Questo pianeta, situato nella costellazione del Camaleonte, ha una massa stimata tra cinque e dieci volte quella di Giove. Sorprendentemente, ciò che lo alimenta è un disco di gas e polveri che lo circonda, in un processo noto come accrescimento.

“Spesso immaginiamo i pianeti come mondi stabili e silenziosi,” afferma Víctor Almendros-Abad dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, “ma le recenti osservazioni dimostrano quanto possano essere dinamici questi oggetti liberi nello spazio.”

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Photo by Willgard – Pixabay

Crescita straordinaria: un episodio senza precedenti

L’analisi dei dati ha mostrato un aumento incredibile nel tasso di accrescimento del pianeta, con la capacità di consumare materia che è aumentata di otto volte in brevissimo tempo. Attualmente, Cha 1107-7626 assorbe circa sei miliardi di tonnellate di materia al secondo, una quantità che non si riscontra nemmeno nei pianeti più massicci.

“La rapidità con cui il pianeta ha iniziato questo assorbimento di massa senza precedenti rimane un mistero,” spiega Almendros-Abad. Tuttavia, questo fenomeno solleva quesiti sulle origini dei pianeti vagabondi: sono similari agli oggetti stellari o sono giganti espulsi da un sistema originario?”

Quando la formazione di pianeti incontra quella delle stelle

Una teoria emersa dalle osservazioni suggerisce che il meccanismo di crescita di Cha 1107-7626 richiami processi tipici delle stelle, dove campi magnetici intensi facilitano eventi di accrescimento rapidissimi. Curiosamente, anche la composizione del disco intorno al pianeta ha mostrato segni di vapori d’acqua, un elemento incontrato finora solo intorno alle stelle.

“Questa scoperta implica una possibile sovrapposizione tra la formazione di stelle e di pianeti,” sottolinea Almendros-Abad. La co-autrice Belinda Damian aggiunge: “Questi risultati sfumano i confini tra stelle e pianeti, fornendoci una visione inedita del loro sviluppo iniziale.”

Il mistero avvolge ancora Cha 1107-7626; tuttavia, le nuove scoperte non solo arricchiscono la nostra comprensione dell’universo ma ci spingono anche a riconsiderare le basi della formazione dei corpi celesti.