Con il progetto Onkalo, la Finlandia si prepara a gestire le scorie radioattive in modo unico e innovativo, garantendo sicurezza per migliaia di anni.

Nel cuore della Finlandia, un’impresa ambiziosa prende forma: un deposito per scorie nucleari progettato per durare millenni. Questo progetto, ideato dal geologo Timo Äikäs negli anni ’80, è destinato a trasformare il modo in cui il mondo gestisce i rifiuti nucleari. Ma in che modo Onkalo si distingue come un pioniere nel suo genere?
Progettazione Visionaria e Contesto Storico
Nel 1980, Timo Äikäs, un giovane geologo finlandese, si trovò di fronte a una sfida colossale: ideare un sito in grado di custodire, in totale sicurezza, le scorie nucleari prodotte dalla Finlandia. Oggi, più di quattro decenni dopo, questa visione sta diventando realtà. Onkalo sarà il primo deposito a lunga durata, progettato per resistere anche un milione di anni, il tempo necessario affinché le scorie cessino di essere minacciose. Attualmente, nel mondo sono accumulate circa 250 mila tonnellate di rifiuti nucleari in strutture temporanee, molte delle quali mostrano ormai segni di usura. Basti pensare che le piramidi, una delle meraviglie antiche più durature, hanno appena 4500 anni.
Una Fortezza Nascosta tra i Boschi
Nascosto tra i fitto boschi della foresta di Olkiluoto, su un’isola lungo la costa occidentale finlandese, il deposito Onkalo, il cui nome significa “caverna”, si integra nel paesaggio grazie alla sua mimetizzazione naturale. I reattori circostanti, incastonati tra gli alberi, richiamano una presenza tecnologica discreta. L’ingresso, apparentemente modesto, conduce a un tunnel che si snoda in profondità per oltre 450 metri, collegandosi a 137 gallerie sotterranee.
Protezione delle Scorie attraverso Strutture Avanzate

Alla base del design di Onkalo c’è un’approfondita conoscenza geologica e ingegneristica. Le scorie nucleari verranno collocate in contenitori di ghisa, ognuno capace di contenere 25 tonnellate, rivestiti di rame puro. Gli alloggiamenti, avvolti da bentonite, fungono da ulteriore barriera naturale. La bentonite, infatti, si espande quando è a contatto con l’acqua, agendo come un sigillo protettivo. E poi c’è lo gneiss, la roccia geologicamente stabile che forma l’ambiente circostante: questo tipo di roccia è impermeabile e tiene a bada l’acqua, potenzialmente dannosa per il deposito. Il rame puro, una delle sostanze più durevoli sulla Terra, garantisce longevità ulteriore al rivestimento dei contenitori.
Il Dilemma Dell’Avvertimento alle Generazioni Future

I progettisti del deposito hanno affrontato una questione cruciale: come comunicare la pericolosità del sito a società future, magari distanti migliaia di anni da noi? Le ipotesi più fantasiose sono state scartate a favore di soluzioni semplici: affidarsi all’oblio. Senza richiedere manutenzione né sorveglianza, i tunnel verranno un giorno sigillati con blocchi rocciosi, lasciati ricoperti dalla foresta, rendendo il sito ignoto e, si spera, dimenticato.
Il futuro
Finlandia è a un passo dall’accogliere i primi rifiuti pericolosi entro il 2024, compiendo un ulteriore passo nella risoluzione di un problema globale. Questa ingegnosa iniziativa potrebbe non solo influenzare il futuro della gestione delle scorie nucleari, ma anche segnare un punto di riferimento per i progetti simili a livello mondiale.