
Un’immensa apertura tra i ghiacci marini è emersa nell’Oceano Antartico, precisamente nella regione di Maud Rise, estendendosi fino a coprire un’area paragonabile a quella della Svizzera. Questo evento straordinario, con il ghiaccio rimasto fratturato per un periodo prolungato, sta destando crescente attenzione riguardo ai fragili equilibri climatici che governano il nostro pianeta.
Un Fenomeno di Ampia Portata
Benché gli eventi di questo tipo non siano una novità alle latitudini polari, la dimensione e la durata di questo squarcio sono alquanto eccezionali. Al centro di questo fenomeno vi è il complesso processo del trasporto di Ekman, nel quale le correnti, orientate dai venti dominanti, portano acqua calda e salata alla superficie. Questo comporta un progressivo scioglimento del ghiaccio dalla base. La Maud Rise, affioramento sottomarino, gioca un ruolo cruciale. Qui, vortici marini intrappolano acqua più tiepida, accelerando ulteriormente la fragilità del ghiaccio sovrastante.
Ritorno al Passato e Domande per il Futuro

Negli anni ’70, un fenomeno analogo aveva già sorpreso gli scienziati, tuttavia la ricomparsa di queste aperture nel 2017 e in anni recenti solleva interrogativi ancora più pressanti. Studi contemporanei indicano che l’incremento di tempeste extratropicali, alimentate dal riscaldamento globale, contribuisce a mantenere aperti questi varchi. Queste tempeste spostano masse di ghiaccio e introducono calore attraverso ‘fiumi atmosferici’, flussi d’aria carichi di umidità.
Conseguenze su Scala Globale
Questi fenomeni non si limitano a modificare la configurazione locale dei ghiacci, ma influenzano l’intera circolazione oceanica globale. Liberando calore e anidride carbonica, possono accelerare i processi di cambiamento climatico. La domanda che molti si pongono è: in che misura e con quale frequenza assisteremo a tali eventi se il cambiamento climatico continuerà a intensificarsi? Quanto gravi potrebbero diventare le conseguenze per gli equilibri naturali della Terra?
Con una combinazione di sorprese e timori, questi squarci nei ghiacci pongono l’accento sull’urgenza di comprendere meglio i meccanismi che regolano il clima e la necessità di interventi mirati per mitigare i loro effetti potenzialmente devastanti.