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Antartide, 9.000 anni fa: scoperto il meccanismo che accelerò la fusione dei ghiacci

Antartide, 9.000 anni fa: scoperto il meccanismo che accelerò la fusione dei ghiacci
Photo by AlKalenski – Pixabay
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Uno studio internazionale ricostruisce un processo di fusione a catena della calotta antartica orientale avvenuto 9.000 anni fa. Le dinamiche identificate potrebbero ripetersi oggi, con gravi conseguenze sul livello del mare.

Antartide, 9.000 anni fa: scoperto il meccanismo che accelerò la fusione dei ghiacci
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Al termine dell’Ultima Era Glaciale, circa 9.000 anni fa, la calotta orientale dell’Antartide subì una rapida fusione. Un evento fino a oggi poco compreso, ma che un nuovo studio, pubblicato su Nature Geoscience, ha ora chiarito. I ricercatori del National Institute of Polar Research del Giappone, insieme a un team internazionale, hanno identificato un meccanismo a catena: il calore generato dalla fusione dei ghiacci in un’area si diffuse nell’oceano circostante, innescando un cambiamento nella circolazione marina che accelerò ulteriormente lo scioglimento. Una dinamica che – secondo gli studiosi – potrebbe ripresentarsi nell’attuale contesto di riscaldamento globale.

Il ruolo dell’acqua dolce e calda nella circolazione oceanica

La scoperta è frutto dell’analisi delle carote di sedimenti marini raccolte nella baia di Lützow-Holm, lungo la costa nord-orientale dell’Antartide, nell’ambito delle Spedizioni di Ricerca Antartica Giapponese (JARE) tra il 1980 e il 2023. Le analisi sedimentologiche, micropaleontologiche e isotopiche hanno rivelato che, circa 9.000 anni fa, l’afflusso di acque calde e profonde aumentò sensibilmente nella baia. Secondo le simulazioni condotte, ciò fu causato da una prima fusione dei ghiacci in altre aree della calotta. L’acqua dolce prodotta, più leggera, rimase in superficie, impedendo il mescolamento con le acque profonde. Questo isolamento favorì il trasferimento diretto del calore alla piattaforma di ghiaccio galleggiante, mantenendo elevate le temperature a contatto con la calotta.

Antartide, 9.000 anni fa: scoperto il meccanismo che accelerò la fusione dei ghiacci
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Un meccanismo a retroazione che alimenta se stesso

Il calore oceanico cominciò a sciogliere la base della piattaforma galleggiante, riducendone la stabilità e il ruolo di supporto alla calotta terrestre. I ghiacci dell’entroterra, privati di questo sostegno, iniziarono a scivolare più rapidamente verso il mare. A loro volta, questi nuovi apporti di acqua dolce innescarono ulteriori alterazioni nella circolazione marina, intensificando l’afflusso di acque calde. Un circolo vizioso, noto come feedback a cascata, che può amplificare rapidamente i cambiamenti climatici locali e trasformarli in effetti su scala globale.

Una dinamica che si sta già attivando?

Lo studio evidenzia che il meccanismo osservato in passato potrebbe attivarsi nuovamente oggi, in risposta all’attuale riscaldamento globale. Già oggi, porzioni della calotta antartica orientale – come i ghiacciai Thwaites e Pine Island – stanno arretrando rapidamente a causa dell’afflusso di acque calde profonde. Il rischio è che anche in questo caso si inneschi un effetto a catena, con il conseguente innalzamento accelerato del livello del mare. Il professor Yusuke Suganuma, autore principale dello studio, sottolinea:

“Questo studio fornisce dati essenziali e evidenze di modellizzazione che faciliteranno previsioni più accurate del comportamento futuro delle calotte glaciali antartiche. I feedback a cascata identificati in questo studio servono a sottolineare l’idea che piccole alterazioni regionali possano potenzialmente generare conseguenze globali.”